lunedì 22 agosto 2011

28 Luglio, per non dimenticare: Beppe Montana


Giuseppe Montana, meglio conosciuto come Beppe Montana 34 anni, commissario della squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia.
Venne ucciso il 28 Luglio 1985 a Porticello (PA) da due killer della mafia.
Il commissario Montana era il dirigente della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo. Investigatore tenace e deciso. Amico e stretto collaboratore del vice questore Antonino “Ninni” Cassarà aveva diretto le operazioni che avevano portato agli arresti di molti boss mafiosi. Nell’ultima irruzione, avvenuta il 24 Luglio a Bonfornello (PA), il commissario Beppe Montana aveva arrestato un boss latitante e altri due importanti mafiosi, oltre a sette “gregari”.
La vendetta della mafia scattò quattro giorni dopo, mentre il funzionario di Polizia si trovava al mare con gli amici e la fidanzata. I due assassini (almeno altri tre mafiosi parteciparono all’omicidio con compiti di copertura) gli piombarono alle spalle freddandolo a colpi di pistola.
Entrambi gli assassini vennero in seguito eliminati per ordine della stessa mafia. I mandanti dell’omicidio vennero arrestati negli anni successivi e condannati all’ergastolo.
Beppe Montana faceva parte di quella squadra di investigatori che insieme al pool di magistrati cambiò il corso della lotta alla mafia in Sicilia. E’ stato un coraggioso investigatore ed un valoroso servitore dello Stato che ha fatto il proprio dovere fino in fondo, senza paure o esitazioni, nonostante le difficoltà e le ostilità interne ed esterne riscontrate. Le sue qualità professionali, che lo portarono alla guida della neonata sezione catturandi, si coniugavano con quelle umane. Strinse rapporti di profonda amicizia con molti suoi colleghi tra cui Calogero Zucchetto, ucciso da Cosa nostra nel 1983, in memoria del quale istituì e animò un Comitato per la promozione della legalità.

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