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mercoledì 23 maggio 2012

Questa è l'ora


Per i fatti accaduti in questi giorni non ci sono parole, penso che neanche chi solitamente scrive riesca a trovare le parole giuste per esprimere/interpretare con pienezza il sentimento che si annida in queste ore nel profondo del cuore di tutti noi. Una grande forza la esprimono queste parole di Don Tonio Dell'Olio... una "pacca sulla spalla" ed il braccio di un amico che ti cinge le spalle mentre all'unisono ti incammini con lui nella direzione giusta e senza aspettare “la pedata di Dio” invocata da Don Luigi Ciotti a Cinisi..... Grazie Tonio!


 

6^ Camminata per la Pace Montecerboli – Larderello

Il Tavolo per la Pace della Val di Cecina e il Comune di Pomarance (PI) organizzano la 6^ Camminata per la Pace Montecerboli – Larderello per giovedì 24 maggio.

La data infrasettimanale è stata proposta per la disponibilità accordata da Don Luigi Ciotti a partecipare alla Camminata; a lui sarà dedicato l’intervento conclusivo al Teatro Florentia.

Perchè organizzare un’altra Camminata per la Pace? Perchè la Pace passa anche per la legalità.
Sappiamo bene che la Toscana non è terra di mafia, ma potrebbe tuttavia risultare permeabile alle infiltrazioni mafiose, specie se non operiamo per una corretta e puntuale informazione; è la conoscenza che può far venire meno il consenso sociale di cui necessita la criminalità organizzata per strutturarsi. Un territorio integro ed un’economia sana in questo periodo di crisi economica rischia di essere esposto agli appetiti della mafia, ma se lo difendiamo, può diventare un argine insuperabile per la medesima.
Ecco perché ritornare su questi temi con una manifestazione pubblica che coinvolga tutti, non solo Pomarance e la Val di Cecina.

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è casta....

L’Italia è un Paese mafioso? Bella domanda!
Caste, lobbies, mafie… gli ultimi accadimenti inducono certamente il cittadino comune quantomeno a qualche riflessione.
Se attribuiamo alla parola mafia un significato più largo, che va cioè oltre a quello legato alle associazioni criminali note, definite e perseguite dal nostro Codice Penale, visto che sempre più si parla di caste e lobbies… questo ha attinenza, vicinanza, contiguità con la mafiosità di questo Paese?
Di sicuro l’onestà e la correttezza in questo paese sono vissute come una colpa da parte di chi non segue (ma non dimentichiamoci mai di chi non ha seguito) “il canto delle sirene” dell’arrogante mondo che gira e tende verso simboli sbagliati con la logica dell’arricchimento, della corruzione, della forza, dell’aggressività, della sopraffazione.
E’ cosa certa che tutto questo ha alimentato la crescita, l’espansione e l’esportazione delle mafie intese come organizzazioni criminali. Ma torniamo a noi, cosa ne è oggi della nostra integrità morale? E’ sufficiente la notizia della cattura di qualche vecchio latitante, a farci stare tranquilli, a non porci delle domande e soprattutto a non riflettere?
Cosa è cambiato in questo paese da farci diventare così “refrattari” verso questi temi e dipingere di color “talebano” (e come tale da denigrare-isolare), chi continua a parlarne o continua a contrastare il fenomeno criminale divenuto piaga sociale?
Cosa ne è dell’indignazione sociale seguita al periodo dello stragismo mafioso dei primi anni 90, ora che le organizzazioni criminali, che non sono solo le mafie conosciute, ma le nuove P2-P3-P4…, imperversano indisturbate da Nord a Sud del Paese, ora che si sono molto “istituzionalizzate” ed inquinano agevolmente l’economia, pezzi di istituzioni, le alte burocrazie e le nostre coscienze?
Il pericolo più grande sta nel fatto che ormai ha pervaso ogni cosa e che non è più riconoscibile: è un errore pensare oggi che la mafia o la mafiosità risiede in un gruppo o partito politico ancorchè i suoi esponenti votino in Parlamento in un certo modo, certo, questi sono segnali da non sottovalutare!
La pericolosità della mafia e della mafiosità sta nel suo essere perfettamente trasversale alla politica, alla società civile, all’economia ed alle istituzioni con la sua subcultura dell’avere ad ogni costo.
Non illudiamoci che lo Stato possa da solo contrastare un fenomeno di questa portata che muove ormai il 25% del P.I.L., intorno a capitali di provenienza illecita: 135 miliardi di € nel 2009! (la manovra finanziaria di Monti per il 2012-2014 è di 60 mld. di €.)
Il fatto eclatante di queste ultime ore: il Parlamento che nega l’autorizzazione all’arresto del 57° (56 sono già in carcere per i medesimi fatti) affiliato alla cosca dei casalesi, perché dopo una fulminea carriera politica oggi siede nel NOSTRO PARLAMENTO, deve necessariamente suscitare l’indignazione generale e farci reagire perché quando vogliono farci credere che “questa è l’Italia” dobbiamo avere tutti un sussulto ed all’unisono dire NO!
In fondo tale diritto è sancito dall’articolo 1 della nostra Costituzione, ricordate ? ….. l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Avevo “i calzoni corti” quando mi fu spiegato e prescritto a scuola di impararlo a memoria; con il passare del tempo ho imparato a comprenderne il suo significato profondo ed oggi… oggi, non posso rimanere impassibile nel vederlo inchiodato come “Cristo in croce” nell’apprendere la notizia che la volontà di oltre 1.200.000 italiani di proporre una Legge, viene calpestata proprio dalle Istituzioni repubblicane.
Non fraintendetemi, non entro nel merito della proposta di legge, che in questo caso era un’abrogazione, mi riferisco al principio fondamentale sancito dall’articolo 1 della Costituzione, che con questo diniego è stato violato, proprio da chi è preposto ad esserne garante.

domenica 20 maggio 2012

Brindisi, l’identikit dei mandanti

[di Enzo Di Frenna | 19 maggio 2012]
Ci sono alcune cose strane che individuo con gli occhi di ex cronista di giudiziaria. Primo: la Sacra Corona Unita non ha interesse che la Puglia sia messa a ferro e fuoco dalle forze dell’ordine, disturbando i traffici di droga, di armi e gli altri interessi criminali del suo business. Quindi non credo sia il mandante. Secondo: l’attentato aveva l’obiettivo di fare notizia nel modo peggiore possibile, facedo una strage di ragazzi nel modo più barbaro. Anche questo, secondo me, non appartiene allo stile della Sacra Corona Unita. La criminalità pugliese ha sempre scelto un basso profilo. Non si hanno notizie di attentati clamorosi – di tale portata – provenienti da tale organizzazione.
Quindi il mandante va ricercato altrove. Si potrebbe ipotizzare che una tale strage sia nello stile della Mafia. La scuola porta il nome di Falcone, quindi si voleva inviare un messaggio ai vertici dello Stato. Ma anche in questo caso, c’è un’anomalia. Cosa Nostra non ha mai coinvolto i ragazzi in stragi di ampio respiro. L’attentato a Falcone e Borsellino fu eclatante, ma colpì magistrati e poliziotti. Sarebbe quindi una strana novità l’uccisione indiscriminata di ragazzi sedicenni.
Chi ha colpito sapeva che sarebbero potuti morire decine di studenti. Faceva parte del piano. Ma la Mafia ha obiettivi altrettanto clamorosi per lanciare i suoi messaggi e la sua sfida. Poteva far saltare in aria un tribunale, oppure uccidere un poltico di rilievo nazionale. Avrebbe ottenuto lo stesso risultato di sdegno e altrettanta visibilità. Invece hanno scelto una scuola. I ragazzi. Il cambiamento.
Oggi il cambiamento in Italia si sta manifestando attraverso i giovani a la Rete. La politica dal basso – che scuote i palazzi del potere – usa Internet. Se tale cambiamento si dovesse propagare sul piano nazionale, l’intreccio politica-mafia sarebbe in pericolo. Quindi i mandanti sono da cercare in pezzi deviati dei poteri dello Stato, che da anni hanno stretto un patto con le grandi organizzazioni criminali. Chi ha piazzato le bombe davanti a una scuola lo ha fatto tenendo all’oscuro la Sacra Corona Unita. È gente spietata che si è infiltrata nel terriorio pugliese. La scelta di usare bombole del gas rende poi difficile rintracciare la provenienza di un eventuale esplosivo. Quindi anonimato assoluto. Tracce zero.
Ho l’impressione che i mandanti siano i membri di quella Cupola Nera – composta da massoneria, politica corrotta, pezzi deviati dei servizi segreti e finanza speculativa – che da decenni tiene in scacco l’Italia. Il cambiamento sta scuotendo le fondamenta del loro potere. Si sentono minacciati. E quindi loro minacciano. Nel modo più feroce possibile.

venerdì 27 gennaio 2012

27 Gennaio – Giornata della memoria… e la consapevolezza?

Ohibo’… c’è bisogno di una giornata della memoria?
Direi proprio di si, ma una sola non basta, c’è bisogno di 365 giorni della memoria (quest’anno 366 perché è bisestile), perché ci sono delle cose che non dovremmo dimenticare mai.
In Italia è dal 2000 che è stata istituita con Legge dello Stato nella ricorrenza “dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.” [art.1 L.211/2000]
Nella memoria è racchiusa la nostra identità, ignorarla significherebbe inevitabilmente permettere il riaffiorare del degrado umano che ha portato alle scelte politiche ed economiche di prima della seconda guerra mondiale e legittimare i motivi che l’hanno scatenata.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, si trovarono di fronte a un’atroce scoperta: il campo di concentramento con quanto vi era accaduto di atroce.
Il ritrovamento di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente, per la prima volta al mondo, l'orrore del genocidio nazista; con il passare del tempo è emerso anche quello che non si è saputo, cioè che - oltre a ebrei, disabili, malati mentali, oppositori politici, Rom, Sinti e Testimoni di Geova - nei campi di concentramento furono rinchiusi anche omosessuali e transessuali. La loro prigionia iniziò nel 1933 con i primi internamenti a Fuhlsbuttel, nel 1934 a Dachau e Sachsenhausen; inoltre, molte centinaia di omosessuali furono catturati e rinchiusi in occasione delle Olimpiadi di Berlino del 1936 per "ripulire le strade".
Oggi più che mai è necessario ricordare e non soltanto l’orrore della pulizia etnica, perché se Hitler scelse come nemico il Giudeo, l’Ebreo le motivazioni furono puramente economiche: loro erano i maggiori banchieri e proprietari delle acciaierie tedesche.
Capite che allora come oggi per stabilire un “nuovo ordine” in Europa e conseguentemente nel mondo in un sistema capitalistico, bisogna necessariamente controllare l’economia, possedere le materie prime, se non ci sono, trovare il modo di accaparrarsele.
Dobbiamo essere consapevoli di ciò guardandoci intorno: oggi però per fare ciò non sono più necessari i carri armati, sta già avvenendo senza avere sentito il rumore dei cingoli, né il crepitìo delle mitragliatrici: per fare capitolare uno Stato basta schierare campo nuove potenti armi di distruzione come le agenzie di rating….
Cosa c'entra la Giornata della Memoria, il nazifascismo, la seconda guerra mondiale, la crisi del 1929 con la situazione di oggi?
E’ solo un cambio di strategia imperialista, quello che hanno cercato di fare con le guerre, le divisioni dei popoli con il razzismo, ricordiamo la Shoah, doverosamente e condivido, e non ricordiamo i palestinesi? ...ma questo è un discorso etico e morale, andiamo al nocciolo della questione.
La crisi che stiamo vivendo è più grande di quella del 1929 ed è una crisi finanziaria creata dai profitti della finanza mondiale, dalla Goldman Sachs, dalle borse, da Wall Street, dal capitalismo finanziario e parassita, dalla BCE e dalla politica espansionistica della Merkel, non ha più bisogno di investire in acciaierie, di fare delle guerre per distruggere tutto ed impegnarsi nella ricostruzione, dopo, moltiplicando i profitti, arricchendosi sempre di più sullo sfruttamento del popolo e reso schiavo del precariato per sopravvivere.
Oggi, per raggiungere lo scopo, basta creare ed alimentare, artificialmente e con interessi esosi, il debito pubblico e con esso rendere schiavi interi Stati asserviti politicamente alla finanza parassita, dove le banche e gli investitori hanno preso il posto, eticamente, dei forni crematori.
Stampi moneta che non vale niente, è solo carta, con un invio del pc la presti a Governi e Stati complici, che a loro volta li investiranno in speculazioni o in produzione.
Sfruttando milioni di lavoratori in maniera variegata e proporzionale per mantenere la pace sociale, la carta moneta, che non ha valore, genera debito e quindi interessi, una specie di moltiplicazione dei pani e dei pesci che non ha niente di miracoloso ma è semplicemente opportunismo, alta finanza.
La carta moneta, che non vale niente, acquista il suo valore attraverso i consumi, la produzione, il lavoro umano, lo sfruttamento delle risorse umane e naturali. Attraverso gli interessi sul debito i 100 euro nominali diventano 150 reali pagati dalla povera gente e questo genera il profitto alla grande finanza parassita che non ha più bisogno di scatenare guerre, costruire carri armati, per fare profitti.
Di ciò dobbiamo per lo meno cominciare ad esserne consapevoli: “Il sapere, anche senza speranza, è da anteporre all’ignoranza che si nutre di illusioni e falsità.” (Karl Marx).
Mi fermo qui, spero di avere suscitato qualche riflessione….