sabato 2 giugno 2012

Ponteranica cancella Peppino Impastato

Lunga è la notte e senza tempo” scriveva Peppino Impastato in una sua poesia.
Lunga e infinita questa notte della Repubblica italiana, dove il delirio leghista del recupero delle tradizioni e dialetti porta il sindaco di Ponteranica, piccolo comune del bergamasco a rimuovere la targa dedicata a Peppino Impastato dalla biblioteca comunale.
Meglio dedicarla a una “personalità locale” che a un giovane giornalista e militante politico che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia e che da cosa nostra è stato trucidato nel maggio del 1978.
Ci sono voluti anni per arrivare alla verità sull’omicidio di Impastato e perché terminasse la campagna diffamatoria nei suoi confronti.
Ma per il sindaco leghista niente può cancellare la macchia, la colpa di essere meridionale.
Il sindaco leghista di Ponteranica Cristiano Aldegani aveva giurato - tre anni fa, nel settembre del 2009 - che dopo aver tolto la targa (messa dalla ex maggioranza) che intitolava la biblioteca comunale di via Valbona a Peppino Impastato, non l'avrebbe più rimessa. Avrebbe invece voluto intitolare la biblioteca a padre Giancarlo Baggi, prete dei Sacramentini, scomparso nel 2000.
Ne erano nate polemiche, arrivate fino in Sicilia, al paese di Peppino Impastato. Ma poi l'iniziativa era rimasta ferma, anche perché non erano ancora trascorsi dieci anni dalla morte di padre Baggi, necessari per l'intitolazione. E la questione sembrava dimenticata.
Da quell’episodio, lo ricorderete nacque una mobilitazione nazionale di sindaci ed associazioni che hanno intitolato decine di biblioteche, strade, piazze, parchi, luoghi di pubblico interesse, sezioni di associazioni ecc. al militante antimafia siciliano
Fino a ieri (30/5), quando il sindaco ha mandato gli inviti «all'intitolazione della biblioteca comunale a padre Baggi, che si terrà a Ponteranica martedì 5 giugno, anche con il coinvolgimento delle classi di 5ª elementare, che deporranno un loro elaborato grafico.
Un'iniziativa che ha sorpreso consiglieri, cittadini e le associazioni che, tre anni fa, si erano battute per far cambiare idea al sindaco. A cominciare dalla sezione provinciale dell'associazione Libera e dal Comitato per Peppino Impastato: «È stato un fulmine a ciel sereno, non c'era nulla nell'aria che potesse far pensare a questa decisione improvvisa», dice Vanni Cassis, referente di Libera Bergamo. Che aggiunge: «Sembra che nemmeno le scuole, coinvolte nell'iniziativa, sapessero dell'intitolazione a padre Baggi. Non ci giriamo dall'altra parte nemmeno questa volta. Stiamo pensando a cosa organizzare per esprimere il nostro no a questa iniziativa.». Sulla stessa linea, anche il Comitato per Impastato, che con il suo referente Carlo Colombi dice: «Voglio ricordare che gli stessi padri Sacramentini avevano chiesto all'amministrazione di non "usare" padre Baggi in contrapposizione con Impastato, ma di dedicargli un altro luogo. Questo è un fatto grave, reagiremo».
Notizie di mobilitazioni si stanno intanto susseguendo e sono divulgate da giornali e dal web in tempo reale:
Fra le prime, quella molto singolare di GIULIO CAVALLI, scrittore, attore, regista, dal 2010 consigliere regionale per S.E.L. in Lombardia: una petizione via web che genera ed invia in automatico una e-mail al Sindaco leghista di Ponteranca Aldegani, con il testo sotto indicato. 
Questo il testo della mail che arriva al Sindaco di Ponteranica sottoscrivendo l’appello a questo sito


Caro sindaco, apprendo dalle agenzie di stampa l'intitolazione della Biblioteca Comunale a "Padre Giancarlo Baggi" che, inevitabilmente, riaccende la questione della precedente rimozione della targa alla memoria dell'attivista antimafia Peppino Impastato barbaramente ucciso dalla mafia. Già nel 2009 aveva preso questa decisione (negata da uno stop della Prefettura per questioni burocratiche) e anch'io faccio mie le stesse parole usate dal fratello di Peppino, Giovanni Impastato, in quei giorni quando disse «Ho provato fastidio per ciò che è accaduto. È una cosa indegna, un gesto incivile che offende la dignità umana. Nella scelta del sindaco di Ponteranica leggo solo razzismo. A parole si parla di lotta alla mafia ma da certi fatti come quello di Ponteranica si capisce che la lotta alla mafia non interessa».
Ritengo (come tanti altri cittadini) che la sua ostinazione sia un'inutile provocazione che di certo non rende giustizia alla memoria di Peppino e, ancora meno, ai tanti (anche nel suo paese) che credono nelle idee di una generazione che ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia.
Sicuramente la scelta di intitolare al caro Padre Baggi qualche altro significativo luogo del suo paese eviterebbe di lasciare intendere in questa sua decisione un tentativo di rimozione culturale della figura di Peppino Impastato.
Siamo sicuri di un suo ripensamento e di una sua assunzione di responsabilità.

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"Il sindaco strumentalizza il nostro padre Baggi"
(Fonte: bergamonews.it )
La richiesta è di padre Giuseppe Bettoni, vice provinciale dei Padri Sacramentini.
Non siamo stati invitati e nemmeno informati. Riconfermiamo la nostra distanza da questa iniziativa del Comune di Ponteranica. Padre Giancarlo Baggi aveva grande sensibilità culturale e ci dispiace che la sua persona venga strumentalizzata e contrapposta a quella di Peppino Impastato, che ha dato la sua vita per combattere la mafia. Se si voleva ricordare padre Baggi bastava scegliere un altro luogo, una via, una piazza, una sala. Lanciamo un appello perché il sindaco Aldegani riveda la sua posizione”.
Per ribadire la loro contrarietà i padri Sacramentini, Libera e il Comitato per Peppino Impastato hanno deciso promuovere una serata per il prossimo 13 giugno per mettere a confronto le due figure di Peppino Impastato e di Padre Baggi. Intanto hanno deciso di tenersi lontano dall’annunciata cerimonia di intitolazione della biblioteca civica al sacerdote bergamasco: “Non vogliamo creare tensioni”.
Anche i familiari di padre Baggi si dicono stanchi di questa strumentalizzazione del proprio congiunto.
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Chi invece ha deciso di protestare contro la decisione del sindaco Aldegani sono il Movimento Studentesco e Rifondazione comunista che promettono contestazioni e presidi proprio nella giornata di martedì 5 giugno.
Insomma gli animi tornano a scaldarsi anche sul Web, proprio come tre anni fa quando il sindaco di Ponteranica appena eletto, e a capo di una maggioranza di Lega e Pdl, come primo atto del suo mandato decise di togliere la targa della biblioteca, intitolata a Peppino Impastato nel 2008 dopo una serie di iniziative e percorsi culturali ed educativi per far conoscere la battaglia contro la mafia.
Fa paura Peppino, un simbolo della lotta contro la mafia, anche a quei poteri che affondano le proprie radici in una realtà, come quella della Lombardia o dell’Italia settentrionale, caratterizzate da una larga fetta di economia occulta e malavitosa cresciuta grazie agli spazi concessi da componenti o forze politiche che hanno fatto de liberismo selvaggio e dell’affarismo arrembante la propria stella polare.
Non è pensabile che la provocazione del sindaco leghista di Ponteranica, per la sua gravità, possa passare in secondo piano.
Contro tale provocazione occorre che insorga un largo schieramento democratico ed antifascista.
Facciamo sentire la nostra voce per rimettere la targa di Peppino Impastato al suo posto !

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