Oggi
avvenne…
Ci sono
persone che per le loro idee, il loro coraggio e per il contributo che hanno
dato al miglioramento della società nel loro breve passaggio, è necessario
ricordarle nel giorno della loro nascita: il 10 Aprile 1920 nasceva a Reggio
Emilia Nilde Iotti.
E’ stata la prima donna a
ricoprire il ruolo di Presidente della Camera dei Deputati a partire dal 1979 e
per tre legislature. Antifascista per famiglia e fin dalla nascita, si dà
all’insegnamento.
Dopo
l'8 settembre 1943, per Nilde l'impegno che l'avrebbe accompagnata tutta
la vita: la giovane insegnante entra nelle file della
Resistenza operando nei "Gruppi di difesa della donna" che, anche
nella provincia di Reggio, hanno dato un grande contributo alla lotta contro i nazifascisti.
Dopo la Liberazione, la Iotti è segretaria dell'UDI, il 2 giugno dello stesso anno è eletta all'Assemblea Costituente.
Dopo la Liberazione, la Iotti è segretaria dell'UDI, il 2 giugno dello stesso anno è eletta all'Assemblea Costituente.
Sin
dalla Resistenza, è stata protagonista delle battaglie in difesa delle donne. Nel 1955 era stata
la prima firmataria di una proposta di legge per istituire una pensione e un'assicurazione
per le casalinghe. Nel 1974 aveva partecipato attivamente alla battaglia
referendaria in difesa del divorzio. L'anno dopo promosse la legge sul diritto
di famiglia. Nel 1978 contribuì a far approvare la legge sull'aborto: questi alcuni dei
momenti più importanti di una lunga attività parlamentare. La Iotti ha rappresentato un
esempio altissimo di rigore morale, di forte passione civile, di intelligente e
totale impegno al servizio delle istituzioni del paese.
Nella
sua vicenda umana e politica si riflette la storia stessa dell'Italia
repubblicana, che ha accompagnato nel cammino di ricostruzione e di sviluppo
dai banchi dell'Assemblea Costituente e poi della Camera dei Deputati che ha
presieduto per 13 anni, unanimemente apprezzata, garanzia di libero confronto
per tutti i gruppi politici.
La
lezione politica di Nilde Iotti, anche nella costante affermazione del
principio costituzionale dell'uguaglianza della donna nella società, nel lavoro
e nelle professioni, mantiene oggi intatta tutta la sua forza e attualità:
ricordarla nel giorno della sua nascita è un giusto riconoscimento ad una
eredità che è patrimonio dell'intero paese".
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