Un giorno particolare…
Immancabile, come sempre, la visita a Casa Memoria, nonostante la chiusura forzata
imposta dalle limitazioni in epoca di Pandemia; le luci sono accese, Giovanni (come
sempre) è li, un saluto a Felicia che oggi
era di passaggio... Accoglienza calorosa, incontro piacevole, interrotto da
telefonate, appunti, sul tavolo un’agenda aperta “piena zipilla” (come siamo soliti dire in Toscana), di appuntamenti
per eventi-incontri-presentazioni che vedranno impegnati lui, Felicia, “i
ragazzi” di Casa Memoria nel tempo a venire.
A debita distanza (sigh!), sorseggiamo un buon
caffè, parliamo delle criticità-limitazioni imposte dall’emergenza Covid, per
le attività di Casa Memoria, dei recenti sviluppi della vicenda “caseggiato in Contrada Uliveto”,
confiscato al Boss Badalamenti ed assegnato qualche giorno fa per “l’uso sociale” previsto dalla Legge
n.109/1996, dal Comune di Cinisi, proprio a Casa Memoria: http://casamemoria.it/?p=2135
Un lieto fine a cui è stato possibile arrivare, attraverso un percorso “accidentato”, grazie all’impegno, il coraggio, la determinazione non solo di Casa Memoria, ma anche del Comune di Cinisi, con in testa il suo Sindaco.
Molti ricorderanno la vicenda, che ha degli aspetti
“grotteschi” quasi in stile “Pirandelliano”: http://casamemoria.it/?p=2113, che per
dirla alla maniera di Peppino, fa ancora percepire il solito stantìo odore….
Il libro. Con Giovanni parliamo un po’ dei
contenuti del suo terzo libro, di recente uscita: “il coraggio della memoria”, una ricostruzione
storica che partendo dal 2005 arriva al 2020, anno segnato dalla pandemia da
Covid-19, con le relative preoccupazioni, ma la voglia di non fermarsi.
La
scomparsa di mamma Felicia, il 7 dicembre del
Dopo
16 anni, nasce l'esigenza di raccontare questa storia attraverso una raccolta
di testi, articoli e documenti; riaffiorano tanti episodi ed analisi
riguardanti la vicenda politica e sociale del nostro Paese, rileggerli è una
spinta a continuare a costruire il futuro di questa storia, ma anche
l'occasione per alimentare una discussione all'interno di quella parte della
società civile che crede ancora in un possibile cambiamento.
Mentre autografava una copia del libro, di cui mi ha poi fatto gradito dono, con un pensiero personalizzato, con Giovanni abbiamo ripercorso poi un ricordo per me molto particolare, legato a questa data: il 1° Febbraio di 10 anni fa, Giovanni e Felicia furono protagonisti e graditi ospiti a Volterra e Pomarance, di iniziative pubbliche tenute anche nelle scuole, in tema di movimento antimafia, cittadinanza attiva, diritti civili, ripercorrendo le tappe della vita e dell’impegno civile di Peppino e di sua mamma Felicia: problemi di salute mi impedirono allora di partecipare alle riuscitissime e partecipate iniziative per la presentazione del suo primo libro “Resistere a Mafiopoli”, dopo una fase organizzativa che avevo curato con i Comuni e le associazioni di promozione sociale del territorio di quella parte della Toscana…